mercoledì 16 febbraio 2011

Novella di calandrino.

Questa novella tratta, come argomento principale, l’intelligenza che però viene utilizzata dalle persone per beffarne delle altre. Il linguaggio è semplificato perché i personaggi della novella sono di bassa condizione sociale.
Riassunto:
Calandrino era un pittore e altri suoi colleghi, amici,  lo prendevano spesso in giro perché era il più sciocco del gruppo. Maso del saggio propone ai due pittori, amici di calandrino, di fargli uno scherzo. E così vedendolo un giorno nella chiesa di San Giovanni, che guardava dei dipinti, decide di attuare la beffa nei confronti di calandrino. Maso del saggio si mette d’accordo con uno dei pittori e fanno finta di parlare di alcune pietre che hanno proprietà miracolose. Calandrino sentendo il discorso si unisce a loro e gli chiede dove si trovassero: loro gli dicono che si trovano in posti che non esistono e ciò evidenzia la beffa verso Calandrino. Egli sentendo la descrizione di posti lontani, ovviamente inventati, chiede se queste pietre si possono trovare anche in altri luoghi. Loro gli dicono che sulle colline di Firenze si trova una pietra che ha la proprietà di rendere invisibili le persone. Calandrino cerca di fare il furbo fingendo di avere altro da fare ma decide di andare a cercare gli amici per poi andare alla ricerca della pietra. Immagina di fare dei furti ai cambia valute dopo aver recuperato la pietra per non lavorare più per tutta la vita. Uno degli amici di calandrino suggerisce di non andare in questo momento della giornata perchè non si riesce a riconoscere la pietra adatta non essendoci le condizioni adatte per distinguere tra loro le pietre. Anche i suoi amici cercano di prenderlo in giro e, per evitare che qualcuno gli dica che i suoi amici lo stanno beffando, dicono a calandrino che questo deve rimanere un segreto. Durante la giornata si avviano verso le colline di Firenze e calandrino davanti a tutti raccoglie tutte le pietre nere e si carica come un mulo. Avvicinandosi all’ora di cena attuano la beffa e fanno finta di non vedere più calandrino e dicono che secondo loro lui se ne sia andato e li avesse lasciati da soli a raccogliere pietre, a quel punto si accorge di avere in mano la pietra magica. Senza dire niente ai compagni scappa a casa ma in contemporanea i compagni fanno finta di arrabbiarsi e minacciano che se avessero visto ancora calandrino lo avrebbero preso a sassate e, sempre facendo finta di non vederlo tirano sassi giù dalla collina colpendolo fino ad arrivare in paese ma, calandrino non si fa sentire perchè crede di essere invisibile. Le guardie della città si mettono d’accordo con gli amici che fanno finta di non vederlo e la fortuna interviene facendo trovare la strada libera ai tre ragazzi e non trovano nessuno che lo saluti evitando di far scoprire lo scherzo. Arrivando a casa, calandrino viene visto dalla moglie la accusa di aver sciolto l’incantesimo e la picchia. Anche se lei continua a implorare lui continua a picchiarla. Gli amici sentono che sta picchiando la moglie e lo chiamano alla finestra, loro vedono un sacco di pietre in casa e gli chiedono a cosa gli servissero, loro lo sgridano dicendogli che li aveva abbandonati sul colle ma, smentendo, dice che dopo averla trovata se ne tornò a casa ma loro erano subito dietro di lui e li smentisce mostrandogli i lividi dei sassi che proprio loro hanno tirato giù per la collina. Egli precisa che anche i guardiani non lo notarono e altra gente non lo salutò. E dice che le donne fanno perdere le qualità positive di alcune cose ed egli maledice la moglie e ha ancora intenzione di picchiare ancora la moglie, ma loro gli spiegano che lui avrebbe dovuto prendere delle precauzioni per la moglie e gli ricordano che lui non doveva andarsene via cosi e lo lasciano con la casa piena di pietre a picchiare la moglie.

venerdì 11 febbraio 2011


Novella di frate cipolla:

Questa novella parla di un aspetto che non abbiamo ancora evidenziato: l’intelligenza umana che si manifesta nella retorica e nella persuasione delle persone.
Le novelle che celebrano l’intelligenza hanno spesso il tema della beffa e dell’inganno, tale capacità di imbrogliare le persone viene lodata da Boccaccio, a differenza di Dante, che l’avrebbe condannato come atto molto negativo e quindi come peccato.

 Riassunto:
La novella è ambientata a Certaldo e dice che il paese è ricco e pieno di persone di buona estrazione sociale. Racconta di un frate che entra nel paese per raccogliere le elemosine fatte da contadini ignoranti. Il nome di frate cipolla è dato dal fatto che nel territorio nel quale abitava, le cipolle crescevano rigogliose. Frate cipolla viene descritto come un uomo piccolo dai capelli rossi e il viso allegro, ottimo parlatore anche se ignorante. Un giorno nel mese di agosto frate cipolla celebra la messa nel paese di Certaldo e ad un certo punto chiede a donne e uomini di portare le elemosine davanti alla chiesa per Sant. Antonio per far si che il santo protegga le loro bestie e promette di far vedere alcune reliquie religiose. Il giorno successivo il frate presenta le reliquie di alcuni santi e permette di far baciare la croce. Frate cipolla promette di mostrare una penna dell’arcangelo Gabriele, la quale ovviamente, è finta e da questo aspetto si riconosce il carattere da imbroglione del frate. Tra le persone che assistono alla predica del frate ci sono 2 ragazzi che vogliono fare uno scherzo al prete e cominciano a ridere, i ragazzi approfittano del momento di pausa del frate, che va a mangiare da un amico, decidono di rubare la penna per vedere come il frate riesce a salvarsi davanti alla popolazione senza la penna. Colui che sta alla guardia della penna è un ragazzo che viene descritto come un uomo rozzo e sporco e frate cipolla lo descrive con nove termini negativi: lento, negligente, tardo, bugiardo, sudicio, negligente, disubbidiente, trascurato, scostumato, e non ne aggiunge altre. Dimostra la stupidità del servo con altri aggettivi negativi. Il servo lascia incustodite le cose di frate cipolla per andare a fare la corte a una ragazza facendole un sacco di promesse, in contemporanea i due giovani entrano nella stanza rubano la penna avvolta da un drappo di seta chiusa in una cassetta. I due scambiano la penna nella cassetta con dei carboni. La popolazione si raduna per vedere la reliquia e il servo del frate raccoglie le cose e gliele porta, frate cipolla non guarda il contenuto per assicurarsi che non sia stata rubata la reliquia ma comincia la predica. Il frate prepara il momento della visione della reliquia e apre la cassetta, vede che la finta reliquia non c’è più  ma vede i carboni e capisce che il servo non ha sorvegliato le sue cose e bestemmia tra se e se. Egli però rimane impassibile per non far sospettare di niente e inizia a raccontare una storia che parla di una serie di luoghi che hanno un doppio significato con la città di Firenze nei quali, il frate, dice di essere stato. Continua a dire delle cose che non esistono e alludono alla truffa, dice anche che ha viaggiato molto e quando arrivò in india vide degli uccelli ( doppio significato con delle cesoie). Elenca le reliquie che ha raccolto : i chiodi della croce, il suono delle campane del tempio di salomone e i carboni con cui è stato arrostito san Lorenzo, egli dice che ha con se tutte le reliquie e non se ne allontana mai. Il frate dice che ha confuso le cassette che contengono i carboni e la penna ma dice che secondo lui questo scambio sia stato voluto da dio e ricorda che la festa di san Lorenzo sia tra 2 giorni e dio quindi vuole che il frate mostri questa reliquia e dice che li sporcherà con i carboni per farli salvare da bruciature e incendi. Mostra la reliquia e il popolo porta le elemosine prosperose e si fanno colorare le camicie. Il frate segna anche le camice degli amici che successivamente ridono e gli restituiscono la penna che lo porterà a una ricchezza maggiore rispetto all’anno precedente e tutti ridono per la stupidità dei certaldesi.

martedì 8 febbraio 2011


L’età moderna.

Fine dell’età medievale 1453 fine dell’impero Bizantino o 1492 scoperta del novo mondo: ciò caratterizza anche un tipo di sviluppo migliore rispetto al precedente.

Le conseguenze della caduta di costantinopoli:

1.Nel 1453 regnava Maometto secondo il sultano, e il territorio dell’impero ottomano si espandeva dalla Turchia alla Bosnia e la penisola balcanica tra Grecia e Bulgaria e Macedonia e minacciava anche l’Ungheria. I turchi ottomani conquistarono Costantinopoli per una superiorità militare: sia per il numero di uomini sia per la tecnologia bellica come cannoni moderni e artiglieria all’avanguardia mentre i Bizantini utilizzavano armi artigianali. I turchi dopo la conquista hanno ucciso l’imperatore Costantino XI e uccisero tutta la popolazione e trasformarono le chiese in moschee. Questa conquista non favori un espansione da parte delle citta marinare italiane perché Costantinopoli era situata sul tratto di mare dove trafficavano. Venezia quindi si dovrà riorganizzare ed espandersi verso il veneto arrivando fino all’Adda.
L’impero ottomano in seguito si espanderà nuovamente e arriverà a comprendere l’Africa settentrionale e poi ingloberà anche l’Ungheria, e a est verranno occupate anche le regioni vicino al mar nero. Il mediterraneo diviene per i mercanti un mare pericoloso perché veniva controllato dai turchi e dai pirati algerini che attaccano le coste italiane. In seguito i pirati si alleano con i turchi per il dominio del mare dividendo anche il bottino, colui che fece il contratto si chiamava barbarossa. Una data che segnò la fine dell’espansione turca fu il 1571 nella battaglia di Lepanto in cui i turchi vengono sconfitti dalle forze di un’alleanza che comprende l’Austria e la Spagna. Questa viene identificata come la guerra tra cristiani e mussulmani e quindi come una guerra santa, la conseguenza di questo entusiasmo porterà a scrivere Gerusalemme liberata da Torquato Tasso che parlerà della prima crociata. Gli ottomani quindi si fermano nella loro espansione e mantengo i territori fino alla fine della prima guerra mondiale.
2. L’impero ottomano comprende un Impero multietnico ed è tollerante nei confronti dei popoli sottomessi lasciandogli un minimo di libertà. Al vertice dell’impero c’è un sultano che detiene il potere sia religioso che politico, è assistito da funzionari chiamati visir che erano cristiani convertiti all’islam ed erano schiavi del sultano. Tra le armate c’erano anche i giannizzeri, giovai di origine cristiana allontanati dalle famiglie per imparare la dottrina islamica.

lunedì 7 febbraio 2011

Novella di Tancredi e Ghismunda



Novella di Tancredi e Ghismunda:

La novella è centrata sul tema dell’amore che, come una forza travolgente a cui non si resiste, conduce alla morte.
RIASSUNTO :
 Questa novella è ambientata in un contesto aristocratico, nella storia sono descritti re e principi e di un amore “impossibile”. La figlia del principe Tancredi si innamora di un giovane di condizione sociale inferiore , e il padre scoprendo il rapporto tra i due uccide l’amante, il padre mette il cuore dell’amante in una coppa con del veleno e la ragazza vedendo la coppa beve il contenuto e muore.
Il tema della giornata è la tragedia:
Nella novella viene presentato il principe Tancredi con termini positivi ma dice anche che durante la vecchiaia si è sporcato le mani con il sangue dei due amanti. Il principe ha una figlia a cui è molto legato e non vuole farla maritare e quindi aspetta molto per sposarsi. Vi è una descrizione della ragazza di bell’aspetto e intelligente ma visto che il padre non le concede , dopo la morte del marito, di risposarsi e lei decide di avere un amante e viene presentato: la corte di Tancredi e della figlia è frequentata da uomini nobili tra questi c’è uno scudiero che è di origini umili ma di animo nobile e lei si innamora di costui, proprio perché lui è di cuore nobile e non di fama, lui ricambia il sentimento. I due decidono di non far sapere a nessuno della loro relazione e lei manda una lettera a lui con le istruzioni per vedersi di nascosto. Nella lettera dice che c’è una grotta a cui si arriva tramite il castello  di cui tutti si sono dimenticati ma la ragazza non ha dimenticato questo luogo. Il Guiscardo passa dalla parte esterna ma la ragazza passa dalla porta segreta nel castello, il Guiscardo si veste con vestiti robusti per non pungersi e attende la donna nella grotta. I due dopo quella notta si incontrano continuamente di nascosto per tanto tempo, ma essendo la giornata delle tragedie, questo amore non poteva finire in bellezza ma in tragedia. Come suo solito, il padre va nella camera della figlia per parlarle ma non la trova perché è in giardino con le damigelle e decide cosi di aspettarla ma si addormenta sotto il letto dove non è visibile, ma i due amanti si trovano in camera della ragazza e vengono scoperti dal padre che fa finta di non vedere e non si fa scoprire successivamente si cala dalla finestra della camera e va in camera sua. La notte successiva Tancredi si fa portare Guiscardo e gli dice che li ha scoperti e che è stato benevolo con loro ma il Guiscardo dice che l’amore è una forza troppo forte e non riesce a controllarla ma Tancredi fa sorvegliare il Guiscardo e va in stanza della figlia per rimproverarla.  La colpa della figlia sarebbe doppia perché non solo ha iniziato una relazione in segreto ma ha scelto una persona di condizioni molto umili e il principe le dice che ha già dei progetti per Guiscardo, e lo imprigiona, ma nei confronti della figlia non sa cosa fare ed è combattuto dall’idea di salvarla o imprigionarla, quindi decide di farla parlare per poi decidere cosa fare. La ragazza presenta un carattere molto forte e non piange, questo carattere è sinonimo di sfida e non di perdono, la ragazza sa che per Guiscardo ormai non ci sono più speranze e lei rivendica il fatto la sua libertà di scelta dell’uomo da amare. Rivolgendosi al padre gli dice che non vuole implorarlo ma vuole difendere il suo onore e dimostrare la sua grandezza d’animo e gli dice che è colpa del padre perché se lei ha fatto cosi è perché lui non ha voluto far maritare lei nuovamente e lo accusa che è stato insensibile con lei e che non ha mai espresso il suo parere sul quale uomo avesse voluto maritare. Lei quindi, ha tenuto celata la relazione perché non voleva che la famiglia venisse disonorata e gli dice anche che lei aveva organizzato tutto per incontrarsi di nascosto e che non ha scelto un uomo a caso  ma ha scelto lui perché lo amava e critica anche il suo modo di vedere la nobiltà. Il padre infatti crede che la nobiltà sia solo quella di sangue e di ricchezza ma lei crede che la nobiltà sia quella d’animo e di capacità di iniziativa. Ella gli dice di giudicare quale delle persone che frequenta sia un vero nobile e poi che la confronti con Guiscardo. Gli dice anche che se deve uccidere Guiscardo lei desidera morire con lui ma se Tancredi non vorrà lei morirà per suicidio. Lui non crede che lei dica il vero e non vuole uccidere nemmeno Guiscardo ma spera che uccidendolo lei si dimentichi di lui.

venerdì 4 febbraio 2011

Appunti novella di neifile


Riassunto novella di neifile:
Neifile vuole raccontare questa novella per dare importanza all’intelligenza che può essere utile per uscire da situazioni createsi con lo scopo di inganno.

Saladino, uomo molto ammirabile, era di umile origine e divenne sultano di Babilonia. Costui vinse contro gli islamici e i cristiani in molte guerre, ma a causa di queste e delle lussurie, spese il suo patrimonio e per un caso che gli capitò aveva bisogno di soldi. In quel momento gli venne in mente un giudeo di nome Melchiesedesh, un usuraio di Alessandria. L’usuraio era avaro e Saladino non voleva ricorrere alla violenza per ottenere un prestito, pensò a un modo, che sembrava legale, per farsi prestare i soldi. Egli fece portare Melchiesedesh a palazzo e gli chiese quale delle religioni reputava la più giusta: capendo l’inganno, l’usuraio racconta una novella la quale parla di un anello prezioso dato in eredità a uno dei suoi figli, il possessore era servito e riverito dagli altri, come voluto dal padre. Questa eredità passò in mano a molti discendenti finché l’anello passò alle mani di un uomo che amava i suoi tre figli allo stesso modo. I tre figli, ognuno per se, pregavano il padre per farsi lasciare in eredità l’anello e il rispetto. Il padre, non sapendo scegliere, fece creare da un orafo due anelli simili al primo, prima di morire il padre diede gli anelli ai figli in segreto. Giunta la morte del padre, i tre figli mostrano gli anelli e ognuno cerca di vincere sugli altri per acquisire il rispetto, il mistero non era ancora stato svelato. L’usuraio spiegò che il quesito delle tre religioni si equivale al mistero dei tre anelli: tutte le religioni sono create da Dio e ognuna ha la sua storia e le sue leggi, ma quale delle tre sia quella giusta rimane ancora un mistero. Saladino capisce che l’usuraio è stato in grado di sfuggire dalla trappola e decide di rivelargli il suo bisogno di avere il prestito, il giudeo dà il prestito a Saladino e lui gli rende i soldi portandogli anche molti doni, i due diventarono grandi amici per molto tempo.


giovedì 3 febbraio 2011

DOMANDE interrogazione italiano

Rafazzi questi sono gli appunti delle possibili domande di italiano che potrebbe fare la samek:
1.     La vita del Boccaccio: nasce nel 1313 a Firenze ed è figlio illegittimo, il padre frequentava le zone mercantili, essendo uno di questi. Il Boccaccio segue il padre a Napoli per scopi finanziari, a Napoli frequenta ambienti prestigiosi e comincia a sviluppare l’idea della cultura. A Napoli frequenta l’ambiente di corte e impara il valore cortese: e il tema trattato nel valore cortese è difatti l’amore che viene presentato anche nel Decameron. Questo non è solo l’unico ambiente che frequenta a Napoli in più frequenta anche quello mercantile e si appassiona a questa arte. La banca dove lavora il padre fallisce e sono costretti a tornare a Firenze, la vita a Firenze è un po’ più difficile rispetto a prima per i problemi finanziari. Boccaccio diventa letterato e gli viene affidato l’incarico di ambasciatore e di cancelliere e alcuni lavori di genere burocratico. Un altro impiego che si assume è quello di chierico avendo avuto un periodo di smarrimento e prendendo i voti si assicurava un reddito. Egli commenta la divina commedia e scrive anche un’opera di nome Decameron: questo parla di 10 ragazzi di condizione nobiliare che scappano in campagna per sfuggire alla peste …….. essi trascorrono le giornate tra banchetti e ballate , durante le ore più calde della giornata raccontandosi 10 novelle al giorno per dieci giorni.
2.     Il destinatario principale del Decameron erano le donne perché avevano un ruolo secondario in quel tempo e quindi il fine generale dell’opera era quello di intrattenere le donne durante i lavori di casa visto che non potevano uscire se non per svolgere commissioni.
3.     I temi più importante del Decameron è quello dell’amore, della fortuna, della cortesia e dell’intelligenza. Nel Decameron si evidenzia molto il mercante nelle novelle, secondo Boccaccio va stimato perché è abile nelle contrattazioni e nell’arricchirsi. A differenza di Boccaccio, per Dante l’importante non era arricchirsi ma seguire un percorso di fede , inoltre dante ama la società feudale e non è ancora pronto a cambiamenti (essendo nato 50 anni prima). La finalità dei mercanti è combattere la concorrenza e la fortuna: una forza che può cambiare gli eventi in maniera imprevista. Per Dante la fortuna significa provvidenza divina, ciò che succede è voluto da un progetto divino.
4.     RIASSUNTO Randolfo Rufolo: esso era un mercante che era molto abile nei contratti ma lui perse i suoi possedimenti per colpa della concorrenza, egli parte dalla costa Amalfitana e arriva a Cipro ma trova altri mercanti e quindi gli affari vanno male ed è costretto a diventare pirata, saccheggiando altre imbarcazioni riprende le sue finanze ma la fortuna interviene scagliando una tempesta e lui è costretto ad attraccare e incontra altri pirati he lo saccheggiano e per colpa della tempesta la sua nave viene distrutta e lui diviene un naufrago. Randolfo si aggrappa a questa cassa che lo porta fino alla riva e viene ospitato da una donna che lo veste e lo cura. Ella porta con se la cassa e Randolfo, dopo essersi ripreso, sceglie di aprire la cassa….. la cassa presenta  una serie di gioielli e grazie a questi ritorna ricco , per ringraziare la donna dona una parte dei gioielli per ringraziarla di averlo salvato.